In spiaggia come in montagna, la frutta è fondamentale per reidratarsi, fare il pieno di energia e abbronzarsi!
Le vacanze si avvicinano, ma è comunque possibile essere attenti al benessere anche nei momenti di relax e divertimento. Come? Con ‘partner’ come betacarotene, mirtillina e… citrullina, portandosi in spiaggia e nelle passeggiate in montagna la frutta di stagione più indicata.
Caldo e stanchezza, così, non saranno più un problema per grandi e piccini.
Ecco i consigli del nutrizionista e tecnologo Giorgio Donegani:
In spiaggia con albicocca, anguria e pesca: pelle protetta e abbronzata, stop alla sete e pieno di energia.
L’albicocca è una vera miniera quanto a contenuto di betacarotene, un antiossidante precursore della vitamina A. L’organismo umano è capace di trasformare il betacarotene in vitamina A secondo i propri bisogni, senza alcun rischio di accumulo, che inoltre agisce direttamente come antiossidante stimolando la produzione della melanina. Ciò significa abbronzatura più facile e migliore resistenza della pelle allo stress dei raggi solari.
L’anguria contiene più acqua dell’aranciata: addirittura il 95%. Logico, quindi, che sia tra i frutti più dissetanti e rinfrescanti, una vera e propria bevanda “solida”, utilissima per mantenere il giusto grado d’idratazione anche sotto il sole, in spiaggia. Nonostante il sapore dolce l’anguria contiene una piccola quantità di zuccheri (nemmeno 4 grammi per un etto di frutta)ed è poco calorica, è ricca invece di citrullina, un aminoacido utile per la divisione cellulare, la cicatrizzazione delle ferite e lo smaltimento dell’ammonio dal corpo.
La pesca si segnala anch’essa per l’alto contenuto di acqua che ne fa uno dei frutti più rinfrescanti. La sua leggera acidità le conferisce, inoltre, proprietà stimolanti delle secrezioni gastriche, rendendola utile per favorire la digestione. Quanto a vitamine e sali minerali, non mancano di certo, a completare un identikit di tutto rispetto.
Per una passeggiata in montagna, invece, ecco i tre frutti che non devono mai mancare nello zainetto.
La prugna ha un profilo che la identifica come un frutto tonificante, perfetto per un pieno di energia in montagna ed è anche depurativo, utile per eliminare le scorie prodotte dall’attività fisica. Contiene una buona quantità di zuccheri, vanta una discreta presenza di fibra, molta acqua e praticamente è senza grassi. In più vanta due virtù di salute particolari: l’alta quantità di pigmenti antiossidanti (nelle prugne rosse) e la capacità di fungere come buon lassativo, regolatore delle funzioni intestinali.
I mirtilli che si possono raccogliere anche allo stato selvatico, direttamente nel bosco, sono ricchi di vitamina C e devono il loro colore scuro alla presenza di antociani (il più noto è quello che si chiama mirtillina), pigmenti che svolgono un’azione molto positiva sul nostro organismo, migliorando la sensibilità della retina e sono d’aiuto nella cura dei disturbi circolatori come vene varicose, fragilità capillare, emorroidi.
Il melone, ricco com’è di potassio, addirittura più della banana, è un ottimo remineralizzante e tonico muscolare. Quanto al patrimonio vitaminico, contiene molta vitamina A, un’ottima quota di vitamina C e quantità significative di vitamine del gruppo B, perfette per ottimizzare la produzione di energia. In più fornisce adenosina, un composto che aiuta a mantenere fluido il sangue e rende il melone perfetto anche per i nonni.
Ora non resta che preparare le valige e la giusta merenda al sacco!
Buone vacanze!